Come si poteva amare il professor Alfonso Cianniello senza amare la Signora Rosanna? Costituivano la quintessenza dell'unisono, del concetto secondo cui nel matrimonio non si è più due ma uno solo. La Signora Rosanna era parte di Alfonso e Alfonso di Lei.
Conservo i ricordi più belli degli anni - purtroppo pochi - trascorsi insieme a Loro, nei quali non mancavano battute sagaci, a volte degne del più raffinato Humor inglese: dove taceva la Signora, il professore interveniva con saggezza; quando Alfonso attendeva, la Signora non mancava di completare un pensiero con una frase ad effetto da ricordare per tutta la vita.
Scrivo qui perché se adesso parlo con Antonio e Maria non riuscirei a dire una parola. E una volta il professore mi disse che sarebbero state poche le occasioni in cui non sarei riuscito a dire alcunché: oggi piangerei se sentissi Antonio, con la voce troppo uguale a quella di papà, o con Maria, con le movenze identiche alla mamma.
La coppia è stata separata cinque anni.
In questo periodo, ho spesso notato che la presenza del Professore era con me, perché mi son ritrovato tante occasioni in cui avrei saputo esattamente cosa avrebbe detto per farmi coraggio.
Adesso sono certo che quando avrò un attimo di serenità, mi sembrerà di udire ancora quelle belle voci, che facevano sparire tutti i cattivi pensieri quando andavo a casa Loro, a Santa Lucia, miste al profumo di caffè accompagnato dai mille regalini che la Signora mi faceva trovare vicino alla tazzina.
Mi sono stati vicini più dei miei parenti. Mi saranno ancora più vicini, adesso che sono di nuovo insieme.
Li vorrei ricordare come nella foto dei cinquant'anni insieme, o come nella foto da ragazzi a passeggio per Capri. In un modo o in un altro, sono certo che veglieranno su tutti coloro che hanno amato, un'infinità di persone, e io sono uno di loro.
Arrivederci, mia cara Signora!
Antoniuccio (come mi chiamava Lei!)